TIP'ORTO NEWS - Pagina 3 di 3 - tip'orto

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06/12/2020
Ai cultori del vino offriamo inoltre l’opportunità di scegliere, con il 15 % di sconto, una delle selezioni proposte per il mese di Dicembre dai giovani titolari di www.vinbacco.com: una vetrina per i piccoli e medi produttori vitivinicoli italiani che non sono presenti con le loro etichette negli scaffali della grande distribuzione. Un modo per conoscere e sostenere piccole realtà di valore.
Per ottenere lo sconto basterà inserire al checkout la password TIPORTO15.

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29/09/2020

Prodotto prima da Monsanto e ora dalla multinazionale tedesca Bayer, questo pesticida, che è tra i più utilizzati in agricoltura nel mondo, negli ultimi anni è stato al centro di un vivace dibattito scientifico internazionale. Definito probabilmente cancerogeno per l’uomo nel 2015 dalla IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) è stato poi assolto con prudenza da Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).

Detrattori e sostenitori da anni combattono con studi scientifici pro e contro. Sembra però strano che questo potente erbicida sia totalmente innocuo se nel 2019: «Bayer è stata condannata da una giuria della California del Nord a pagare più di 2 miliardi di dollari a una coppia che afferma di aver ricevuto una diagnosi di cancro dopo aver utilizzato per anni l’erbicida a base di glifosato Roundup*, prodotto dalla Monsanto, azienda che Bayer ha acquisito l’anno scorso per 63 miliardi di dollari» (Fonte adnkronos, leggi l’articolo).

Un punto sul quale la comunità scientifica sembra d’accordo è che ci vogliano comunque anni di studio e di test per avvalorare una tesi piuttosto che un’altra. Nel frattempo, perché continuare a nutrirsi con ortaggi e frutta che crescono in campi dove i pesticidi vengono sparsi abbondantemente per evitare la crescita di erbe infestanti o eliminare i parassiti? Certamente è un sistema più efficiente, che consente di massimizzare i risultati e garantire la produzione agricola. Ma i costi sulla salute sono ancora da stabilire.

E allora, nel dubbio, meglio scegliere un prodotto  che arrivi da una filiera controllata dove non sono utilizzati i pesticidi e la lotta contro parassiti ed erbe infestanti viene fatta senza il ricorso alla chimica. Di sicuro male non farà.


Bruschetta estiva
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21/06/2020

Un piatto veloce e gustoso, con prodotti biologici, per non rinunciare alla salute e al sapore. Questa bruschetta preparata dalla creativa @lucianabarba con le nostre zucchine sott’olio e i pomodorini ciliegini è una vera delizia

 


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20/01/2020

La puntata andata in onda il 10 Gennaio su Report, ha messo in luce i risultati delle indagini delle Procure di Brescia, Lodi e Pavia relative agli sversamenti di fanghi prodotti dagli scarti di lavorazione di molte filiere produttive, come quello della concia delle pelli per esempio, che benché siano fuori norma in quanto tossici sono utilizzati come fertilizzanti per i terreni agricoli. Cosi sintetizza l’inchiesta di Report:

centinaia di migliaia di tonnellate di fanghi e gessi fuori norma e inquinati da sostanze tossiche che sono state sversate sui terreni del nord Italia, in quattro regioni e centinaia di province. Le inchieste sono partite dalle denunce degli abitanti che per anni hanno subito i miasmi provenienti dai centri di trattamento di fanghi e gessi sotto inchiesta. Report ha ricostruito la filiera dei fanghi “tal quale” e quella del prodotto diventato gesso di defecazione, una pratica ormai consolidata che si muove in un vuoto normativo, come ha ammesso lo stesso ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani. Quest’anno entrerà in vigore un nuovo regolamento europeo, ma ogni Stato può continuare a utilizzarli secondo le proprie normative nazionali. E se in Spagna, Gran Bretagna e Irlanda sono largamente impiegati come fertilizzanti, in Olanda, Belgio e Svizzera preferiscono incenerirli. E l’Italia come si comporta? I fanghi dei depuratori civili e industriali possono essere recuperati in agricoltura come concime perché contengono azoto e fosforo utili ai terreni, ma anche una serie di inquinanti, metalli pesanti, idrocarburi e PCB considerati cancerogeni. Una legge del 2018 ha stabilito dei limiti per queste sostanze, ma se trattato, il fango diventa gesso e può essere utilizzato come un fertilizzante e sfuggire ai controlli severi che invece ci sono per i fanghi tal quale.

Un’assurdità che fa rabbrividire se si pensa che i cibi nel nostro piatto possono essere cresciuti nutrendosi di arsenico, cadmio e polimeri (per  citare solo alcune delle sostanze tossiche presenti nei gessi da defecazione che finiscono direttamente nel nostro organismo)


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